Vi sarete sicuramente accorti come, nel corso degli ultimi decenni, la tendenza generale nel settore tessile sia diventata una tipologia di moda fast-food, veloce da consumare, relativamente economica e soprattutto che guidi un veloce ricambio del proprio guardaroba.
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ToggleAllo stesso modo, avrete notato come questo tipo di moda abbia comportato un impoverimento nelle materie prime. In breve, se prima una maglietta o un maglione duravano per decenni ora, nel giro di qualche mese, il maglione stingerà, si restringerà dopo qualche lavaggio e sarà da buttare direttamente nell’immondizia.
Ecco una buona notizia: questa tendenza sta diventando una contro-tendenza, dando il benvenuto a nuove tendenze nella moda eco-sostenibile.
Dagli acquisti nei negozi di seconda mano alla produzione di vestiti con fibre organiche, l’inversione di tendenza prevede acquisti ponderati, un generale adattamento ad una moda più lenta rispetto agli ultimi anni, la rivalutazione dei vestiti usati, l’acquisto di vestiti creati con fibre organiche, le quali sono più resistenti, durevoli nel tempo, prevedono meno utilizzo di acqua ed energia per essere coltivate e comportano un minore spreco di materie prime durante il processo di lavorazione.
Gli imballaggi riutilizzabili sono molto diffusi fra le nuove tendenze della moda sostenibile.
Si tratta di imballaggi più resistenti, che possono essere riutilizzati dopo il primo acquisto.
Osservate, per esempio, come i supermercati stiano disincentivano l’utilizzo dei normali sacchetti di plastica e stiano iniziando a diffondere l’utilizzo di sacchetti più resistenti, che durino resistentemente anche dopo numerosi utilizzi.
L’imballaggio del settore tessile sta procedendo nella stessa direzione. Sia nell’online che nei negozi fisici, le nuove tendenze della moda sostenibile sono una promozione intelligente di metodi di imballaggio riciclabili, in tessuto riciclabile, che possano essere utilizzati non solo come borsa per trasportare i propri acquisti ma che siano anche destinati ad altri utilizzi, dal sacchettino porta scarpe da ginnastica per la scuola ad un sacchetto porta-biancheria da mettere nei propri cassetti.
I negozi di seconda mano stanno diventando sempre più diffusi, non solo nelle grandi città. Dall’Irlanda alla Finlandia, anche i centri medio-piccoli offrono una valida alternativa agli acquisti nei grandi negozi delle catene di moda veloce.
Le tendenze della moda sostenibile promuovono negozi di seconda mano che, a loro volta, sostengano una causa sociale, di rilevante importanza a livello umanitario.
Acquistando i vostri capi in un negozio di seconda mano non solo li pagherete meno, ma sosterrete una causa benefica, dalla lotta al cancro all’alimentazione degli animali randagi.
E’ importante sapere che i capi di seconda mano non vengono venduti nelle stesse condizioni in cui vengono consegnati al negozio di seconda mano. Essi vengono sterilizzati e stirati con stiratrici professionali prima di essere rimessi in commercio.
Non resterete delusi!
L’economica circolare e l’upcycling rappresentano una nuova frontiera delle tendenze della moda sostenibile.
Esse prevedono che i nuovi capi vengano creati attraverso l’arte del riciclo.
Il materiale scartato da un’industria può essere riutilizzato per la creazione di nuovi gioielli, così come la plastica delle bottiglie può essere riciclata per la creazione di nuovi vestiti.
L’economia circolare prevede meno spreco, e fra le tendenze della moda sostenibile è sicuramente quella che prevede un dispendio minore di denaro, materie prime, energia elettrica, acqua per la produzione di nuovi vestiti.
Le catene di fornitura etiche e trasparenti sono in netto contrasto rispetto all’attività di sfruttamento che si è verificata negli ultimi decenni in vari paesi del mondo. Quante volte avete preso in mano un vestito in un negozio di grandi marche, chiedendovi come mai costasse così poco?
La ragione è semplice: il basso prezzo del vestito prevede una bassa qualità del tessuto, ma soprattutto un pagamento non equo della catena di fornitura.
Grazie alla promozione di nuove tendenze nella moda sostenibile, acquistando tessile riciclato, o tessile organico potrete sperare che il lavoratore sia stato pagato correttamente sin dal principio, seguendo un’etica aziendale umana e non di mera produzione commerciale di massa.
Un tipo di moda lento, in netto contrasto con gli acquisti veloci, ripetuti, che prevedono il cambio guardaroba ogni tre mesi. Una contro tendenza massiccia, rispetto alle produzioni di massa degli ultimi anni.
Grazie alla moda sostenibile, oggi possiamo tornare alle tendenze di molti decenni fa: comprare meno vestiti ma più di qualità.
I vestiti creati con fibre organiche sono ipoallergenici, durano di più nel tempo, sono stati tinti con colori organici, naturali e sono più resistenti.
Diciamolo: essi sono più simili al tipo di qualità che esisteva ai tempi delle nostre nonne, per intenderci. Quando i vestiti venivano cuciti su misura da sarte specializzate, con tessuto naturale, e dopo decenni potevate ancora trovarli intatti nei vostri cassetti.
Una simile inversione di marcia è possibile grazie alle nuove tendenze della moda sostenibile, le quali promuovono l’utilizzo di materiali innovativi e sostenibili.
Per esempio, il cotone organico: una nuova tipologia di cotone, più di qualità rispetto al cotone standard, che prevede un maggiore rispetto e risparmio energetico e di acqua fin dalla coltivazione, paghe dei lavoratori più eque e rispettose e una durata del tessuto maggiore nel tempo.
Sicuramente il noleggio rappresenta un punto molto valido delle nuove tendenze della moda sostenibile.
Per le varie occasioni speciali della vostra vita, noleggiare un vestito può essere una scelta più ragionevole rispetto ad acquistarne uno nuovo che poi resterà inutilizzato per gli anni a venire.
Il noleggio comporta una notevole riduzione degli sprechi e, una volta utilizzato, il vestito può essere reso: una scelta molto più economica rispetto all’acquisto di un vestito da portare solo una volta.
Per concludere, è importante promuovere un’implementazione di pratiche sostenibili nelle operazioni tessili. Dalla coltivazione delle fibre, alla produzione dei vestiti, alla colorazione, fino ad arrivare all’imballaggio delle vendite online o presso i negozi fisici, è importante, fondamentale ed essenziale che il settore tessile lavori in direzione di una produzione sostenibile per educare il consumatore.
Finalmente la tendenza generale sta cambiando rotta, e il consumatore sta capendo come gli acquisti veloci, ripetuti nel tempo di capi di bassa qualità non portino a nulla, se non che a maggiori sprechi. Comprate un abito di qualità, portatelo nel tempo e sentirete di aver fatto un acquisto sensato, ragionato, e avrete contribuito al rispetto del pianeta!