Quella del tessuto di raso è una storia antica circa un migliaio di anni, e seguendo le tracce a ritroso, arriviamo fino in Cina, alla corte della dinastia Song. Dall’Asia, successivamente, il raso si diffuse in Occidente. Siamo in pieno rinascimento quando questo tessuto vive un vero e proprio periodo di gloria. Se in epoca antica il raso era usato soprattutto per confezionare abiti da cerimonia e alcuni oggetti di arredamento particolarmente costosi, con l’avvento dell’epoca moderna all’interno della fabbrica di tessuti il raso è stato impiegato per realizzare molto altro rivelandosi un tessuto incredibilmente versatile.
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ToggleLiscio, morbido e lucido: queste sono tre peculiarità del raso . Per ottenere il raso si utilizza una tecnica di tessitura particolare detta “tessitura raso”. La particolarità di questa tecnica sta nell’utilizzo di una trama lucente e un’ordito opaco. I meno esperti osservando e toccando il raso potrebbero credere di trovarsi al cospetto della seta ma non bisogna farsi trarre in inganno. Oltretutto mentre il raso è un’armatura tessile, la seta è una fibra naturale. Detto ciò, proprio la seta può essere usata per realizzare tessuti in raso di seta.
Il tessuto di raso gode di grande considerazione nell’industria della moda. Gli stilisti usano questo tessuto per creare strepitosi abiti da sera e abiti da cerimonia. Grazie alla sua consistenza morbida e liscia, il raso esalta la silhouette e dà un evidente tocco di eleganza come pochi altri tessuti possono fare. Questo tessuto non resta confinato al solo ambito della made, dà un prezioso contributo anche in fatto di arredamento, per esempio con le tende che aggiungono un tocco di raffinatezza alla stanza.
Può essere utile al nostro discorso riportare le principali caratteristiche del raso.
Innanzitutto, la parte anteriore è lucida mentre quella posteriore è opaca. Ciò si deve grazie a come sono organizzati i fili dell’ordito e della trama. Lodevole il drappeggio, un pregio che si deve alla concentrazione delle fibre. È ideale per confezionare abiti da sera ma anche delle belle tende. Grazie alle fibre a filamento lungo alla base del raso che sono tessute con una certa tensione, il tessuto è durevole; si tratta, dunque, di un materiale resistente. È difficile, inoltre, che il raso si stropicci.
Pur restando un tessuto che probabilmente dà il meglio di sé quando usato per confezionare abiti eleganti e/o da sera in virtù del suo bel drappeggio, il raso si è rivelato perfetto per la tappezzeria. A sostegno di quanto appena affermato, basta ricordare che uno dei primi utilizzi del raso in Europa è stato per decorare i mobili della Reggia di Versailles. Tutt’oggi il raso è usato per rivestire sedie e cuscini. Molto amate sono le lenzuola di raso, morbide e piacevoli al tatto. Uso se ne fa anche per le calzature, in particolare per le scarpe da ballo. Infine, il raso è un buon materiale anche per gli accessori di moda come pochette e, più in generale, le borse.
Parlare semplicemente di raso può essere eccessivamente generico. Ci sono, infatti, diversi tipi di raso che si distinguono per le fibre usate nell’armatura e per il tipo di trama. Per fare maggior chiarezza sull’argomento ed offrire una panoramica il più possibile completa, adesso andremo a vedere quali e quanti tipi di raso ci sono:
Volendo attenersi alla definizione prediletta dai puristi, il tessuto di raso ha un’armatura fatta con fibre di seta, nylon o poliestere.
Poc’anzi abbiamo spiegato di cosa è fatto il raso per i puristi. Il riferimento ci è servito per marcare la differenza che c’è tra il satin e il sateen. Il sateen è un tessuto ricavato usando fibre corte in fiocco nella trama. Ora, se prendiamo il cotone che si caratterizza per le fibre corte e lo tessiamo come si fa per il raso, otteniamo il sateen. Con la seta che ha fibre lunghe e continue, si ottiene il satin.
Non sono pochi i vantaggi del tessuto di raso, oltre al suo aspetto elegante. Innanzitutto, è un tessuto versatile ma è anche durevole. È un tessuto che difficilmente sgualcisce e si presta bene ad essere stampato con i motivi e le figure più disparate. Aggiungiamoci il piacere che dà al tatto.
La manutenzione di questo tessuto dipende dal tipo di raso. Quello fatto con fibre sintetiche così come il sateen in cotone possono andare in lavatrice. Bisogna usare un ciclo delicato, non va centrifugato e tantomeno strizzato a mano in quanto il tessuto perderebbe la sua forma originale. Vietato anche l’uso dell’asciugatrice. Per asciugare il raso, bisogna stenderlo su un’asciugamano, ovviamente pulito. Diverso è il discorso per il raso in seta che richiede il lavaggio a secco.