Chi di noi, passeggiando di fronte alle vetrine, non si sia mai chiesto da chi un vestito sia stato inventato e creato?
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ToggleLo stilista di moda è l’ideatore di un progetto di moda. Egli ha un’idea artistica da mettere in atto, attraverso un progetto che durerà anche sei mesi.
Egli crea un disegno, concretizzando quell’idea di moda che nasce da concetti, esperienze, creatività, inventiva, originalità, studio, passione.
Ogni particolarità determina l’identità di uno stilista di moda.
Prendiamo, per esempio, gli stilisti italiani Armani o Versace. Ognuno di questi stilisti ha creato la propria maison di moda basandosi sul concetto che voleva trasmettere al pubblico, al proprio pubblico di riferimento. Diventando, quindi, uno stilista nel proprio ambito di riferimento.
Il modellista, invece, è colui che applica le indicazioni dello stilista, iniziando a dare corpo al concetto creato dallo stilista.
Avete mai passeggiato in Via Montenapoleone a Milano, nel cosiddetto “quadrilatero della moda”?
Esso rappresenta il fulcro della moda italiana. Soprattutto di sera, passeggiare in questa zona sarà come camminare fra mille luci: i vestiti. Tutti i vestiti esposti in Via Montenapoleone scintillando di moda di lusso, ed ognuno di questi stilisti ha creato i propri vestiti basandosi su un concept, un’idea di riconoscimento che vuole trasmettere al proprio pubblico. Il messaggio è “Io sono questo stilista, questo è il modello che propongo, è dedicato a te, e tu sarai mio cliente se ti riconosci in questo modello!
Ma qual è il ruolo dello stilista nell’industria di moda… e nella società?
Lo stilista di moda vuole creare una collezione che sia valida per una determinata stagione, per esempio la stagione autunno – inverno. La creazione di una collezione di moda per una stagione è determinata dal tipo di cliente che si vuole raggiungere e dai punti di ispirazione dello stilista.
Lo stilista cerca ispirazione sulla strada, osservando i capi indossati dal cliente target; tuttavia, al giorno d’oggi l’ispirazione viene trovata anche sui social media.
E’ infatti possibile capire cosa piaccia al pubblico di riferimento anche attraverso lo studio dei social media, capendo cosa funziona nel processo di promozione da parte degli influencer verso il pubblico.
Lo stilista di moda proporrà una collezione che sia fruibile dal proprio pubblico di riferimento – per esempio, moda low cost per un pubblico giovane, che compra molti capi economici a distanza ravvicinata.
Sono i bozzetti, i primi disegni che vengono creati dallo stilista quando un’idea inizia a concretizzarsi: dalla mente alla carta.
Questa tappa è essenziale per tutte quelle successive, in quanto determinerà la realizzazione corretta del vestito. Chi verrà dopo lo stilista, dal modellista ai sarti, avrà il compito di seguire scrupolosamente le indicazioni disegnate dallo stilista.
Un’opera creativa, quindi, ma anche di precisione, nei colori e nelle misure.
E’ vero che lo stilista di moda cerchi ispirazione dalla strada e dai social media, ma è anche vero che lo stilista di moda sia egli stesso un “inspirator”, cioè colui che ispira e… detta le regole!
Diventa quindi fondamentale osservare l’influenza della moda su giovani e adolescenti, per esempio. Basti pensare a come il vestito e il marchio possano, a volte, determinare l’appartenenza ad un gruppo, promuovere un messaggio.
Indossare un capo significa promuovere un messaggio, riconoscersi in quei valori, e diffondere quel concetto di appartenenza, quindi ispirare gli altri a propria volta.
Un’altra tappa fondamentale del processo di creazione di un abito di moda è la supervisione della produzione da parte dello stilista di moda. Lo stilista di moda non è solo l’ideatore del concetto, del modello e dell’idea che verrà realizzata dal settore tessile, bensì controlla che gli standard di qualità del marchio di moda vengano rispettati.
Non solo lo stilista concretizza un’idea, egli anche seleziona le stoffe e i materiali essenziali e importanti per la produzione del vestito, creando un prototipo del vestito che vogliono realizzare, utilizzando le tecniche più consone e coerenti. Deve esserci, infatti, una coerenza fra il tessuto scelto, il modello che si vuole proporre e il pubblico che si vuole raggiungere.
Geniale, no?
Ci sono diverse tipologie di stilista di moda, che dipendono dal settore di abbigliamento al quale lo stilista si dedica e nel quale si specializza.
Avrete sicuramente notato la differenza di stile fra un abito di alta moda, un low cost, un vestito da sposa e un completino per bambini sei-otto anni?
Questa è determinata dal tipo di stilista di moda, dalla specializzazione e dal progetto realizzato.
Vediamo con ordine i vari tipi di stilista di moda.
Che meraviglia, gli abiti da sposa! Essi vengono creati per onorare e ricordare l’importantissimo giorno del matrimonio, una scelta di vita. Tipicamente bianchi, gli abiti da sposa sono tradizionalmente lunghi e suntuosi. Il concetto essenziale è il rispetto della religione, della cultura del pubblico destinatario, così come di tradizione e usanze del paese in questione.
Ogni sposa è esigente a suo modo, e lo stilista ha il compito di realizzare a pieno le necessità della sposa, affinché il giorno del matrimonio possa essere indimenticabile!
Lo stilista creatore di accessori crea borse, scarpe e gioielli. Per la creazione di questi accessori, è fondamentale che lo stilista consideri la stagione, il materiale da utilizzare, lo stile da seguire. Borse piccole, grandi, gioielli low cost, orecchini, collane, scarpe basse, alte, sandali: le tipologie di accessori cambiano a seconda del periodo dell’anno, fino ad arrivare a personalizzazioni speciali, come gli accessori dedicati al Natale! Belli, vero?
Lo stilista designer di abbigliamento sportivo si occupa di creare linee interamente dedicate allo sport oggetto dell’abbigliamento. La scelta di tessuti tecnici, traspiranti, e modelli da seguire avverrà con la consulenza di esperti del settore, e aziende scientifiche specializzate nello studio delle componenti da utilizzare per permettere al corpo di restare fresco e comodo indossando questi capi.
Il costumista è colui che si occupa di creare costumi scenici per opere teatrali, concerti ed esibizioni varie.
Egli rispetta le volontà del regista o dell’artista, e il suo capo dovrà esprimere al meglio il concetto che vuole essere trasmesso attraverso l’esibizione.
Lo stilista di moda per bambini è uno stilista che si dedica alla progettazione di vestiti per neonati e bambini. Egli deve analizzare al meglio lo scopo del vestiario, considerando un capo di resistenza perché il bambino giocherà all’aperto, andrà a scuola, e il tessuto dovrà essere resistente e di qualità. Il capo dovrà anche rispettare determinati standard di sicurezza, per evitare che il bambino possa ingerire parti piccole e facilmente staccabili.
Fra le migliori stiliste di moda, che abbiano saputo trasmettere un messaggio originale e contribuire al futuro delle maison di moda di successo, ricordiamo: Miuccia Prada, Coco Chanel, Stella Mc Cartney, Donatella Versace, Fernanda Gattinoni, Laura Biagiotti e Krizia.
Non poco!
La creazione delle linee di moda è iniziata nel secolo scorso in America, fra gli anni Cinquanta e Sessanta. Qui nacquero moltissimi atelier, e tutt’oggi per lavorare nel settore di moda americano è necessario spostarsi nelle grandi città, che sono considerate il centro culturale della moda americana.
Le sale dell’epoca erano particolarmente costose, ed al giorno oggi il numero degli atelier di moda presenti in America è stato delocalizzato all’estero per ridurne i costi.
In Italia, la moda ha seguito diverse correnti nel corso degli anni. Se negli anni Ottanta gli stilisti proponevano capi costosi e firmati, al giorno d’oggi la crisi del 2008 ha influito moltissimo sul tipo di abbigliamento portato dalla massa. Ad ora, i capi che vengono maggiormente utilizzati sono low cost, di catene commerciali di grande distribuzione, e l’attività dello stilista è diventata di nicchia, destinata ad un pubblico particolarmente abbiente e selezionato.