Entrando nel vostro negozio di abbigliamento preferito, vi sarà capitato sicuramente di leggere la composizione tessile dei differenti vestiti esposti e notare le varie percentuali che compongono i vestiti.
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ToggleNon solo lana, o cotone, ma anche nylon, microfibra e poliestere.
Quest’ultime sono tutte fibre sintetiche. Ma cosa sono, allora, le fibre sintetiche?
La sintetica è una fibra realizzata artificialmente. Essa è largamente utilizzata in qualsiasi fabbrica di tessuti ad oggi esistente, poiché si tratta di un tessuto dalle numerose qualità, è economico e permette una fruizione veloce perfettamente compatibile con le tempistiche di immissione sul mercato richieste al giorno d’oggi, come propone la fabbrica di tessuti Emateks.
A differenza della fibra naturale, di provenienza animale o vegetale, la sintetica è artificiale e quindi fabbricata dall’uomo. Nello specifico, la fibra artificiale proviene da una rielaborazione del petrolio.
La fibra sintetica è una fibra chimica inventata dall’uomo per limitare l’uso delle fibre naturali, creare una fibra la cui lavorazione sia meno costosa e maggiormente disponibile nel mercato.
La fibra sintetica ha da sempre largo successo in svariati ambiti, grazie alla sua versatilità e alle diverse tipologie di questa fibra presenti in commercio. Essa è costituita da un’unità o da un polimero di monomeri.
I capi confezionati a base di fibre sintetiche sono ad oggi molto comuni, e ognuno di noi ne possiede almeno uno in ragione dei costi contenuti, della versatilità di questo tessuto e della larga diffusione nel mercato.
Essendo una fibra artificiale e inventata dall’uomo, la sintetica ha molte proprietà utilizzabili in diversi ambiti.
La resistenza è una di queste. La fibra sintetica è stata progettata per non cedere, essere elastica e non spezzarsi. L’utilizzo della fibra sintetica è comune per la fabbricazione di corde, cinture di sicurezza e vestiti funzionali, cioè creati appositamente per determinate tipologie di lavoro.
Anche gli impermeabili vengono creati con le fibre sintetiche, e questo perché la sintetica è impermeabile e non permette all’acqua di penetrare nel tessuto.
Numerose sono le fibre sintetiche inventate dall’uomo a partire dal Novecento, grazie alla continua ricerca nel settore tessile e scientifico. E’ infatti grazie alla collaborazione fra i diversi settori che queste fibre sono state create.
Fra le diverse tipologie di fibra sintetica, ricordiamo sicuramente le più importanti e funzionali al settore tessile:
Il nylon è una fibra inventata negli Stati Uniti all’inizio del secolo scorso. Esso è estremamente resistente ai numerosi utilizzi che ne vengono fatti, molto elastico e poco incline a deformarsi. Tuttavia, questa fibra sintetica non sembra essere una conduttrice di calore, restando fredda a lungo, e deve essere lavato con molta attenzione.
Tuttavia, nel caso che il vostro capo in nylon dovesse ingiallirsi, un lavaggio con candeggina non intaccherà negativamente questa sintetica.
Anch’esso è una fibra altamente impermeabile, resistente ed elastico.
Questa fibra viene solitamente utilizzata assieme a lana o cotone per aumentarne le qualità e capacità positive, ed è largamente utilizzato come isolante termico.
In sé, questo tipo di fibra non richiede di essere stirata, in generale il capo in poliestere è indossabile senza essere stato precedentemente stirato.
Questa fibra è molto diffusa nel settore tessile e viene ottenuta grazie alla rielaborazione artificiale della cellulosa.
Essa viene comunemente definita una fibra semi-sintetica in quanto, a differenza di nylon e poliestere, deriva dalla rielaborazione chimica di una fibra naturale.
Il processo di creazione ed elaborazione del rayon viene ad oggi definito poco sostenibile, in quanto esso libera nell’aria un componente chiamato soda caustica. Fra i tessuti creati con rayon ricordiamo il modal e la viscosa.
Sia la fibra naturale che quella sintetica sono largamente utilizzate nel settore tessile per le loro svariate proprietà; tuttavia, le differenze fra le fibre naturali e sintetiche sono rilevanti.
Le fibre naturali nascono dalla lavorazione di fibre animali o vegetali, e quindi presenti in natura o ricavabili dagli animali. Le fibre sintetiche, invece, sono il risultato di una rielaborazione chimica del petrolio e dei suoi derivati.
Fra le fibre naturali più comuni citiamo seta, lana, cotone e iuta.
Fra le fibre sintetiche possiamo ricordare le più comuni, cioè poliestere, nylon e rayon.
Le fibre sintetiche sono più economicamente vantaggiose delle fibre naturali, e più impermeabili.
Tuttavia, le fibre naturali sono conosciute per essere ipoallergeniche, più pregiate, richieste maggiormente e più costose rispetto a quelle sintetiche.
La fibra sintetica è più economica rispetto alla fibra naturale. Questo avviene perché, essendo creata direttamente dall’uomo, se ne dispone di una quantità maggiore rispetto a quella presente in natura per le fibre naturali.
Essa tende anche ad essere resistente alle macchie. Grazie a questa proprietà, la fibra sintetica può essere utilizzata tutti i giorni, senza temere né di rovinarla, né che essa possa deteriorarsi a causa delle macchie.
Come precedentemente detto, la sintetica è anche impermeabile, e può proteggere il corpo durante le tiepide ma piovose giornate autunnali. Provate a pensare ad un maglione di lana zuppo, questo non accadrà se vi coprirete con un impermeabile confezionato in fibra sintetica.
Ad oggi, le fibre sintetiche vengono utilizzate in tantissimi ambiti.
Le catene della fast fashion utilizzano tantissimo questo tipo di fibra, perché permette di confezionare vestiti velocemente e a basso costo.
La fibra sintetica è molto utilizzata nell’ambito dell’abbigliamento sportivo in quanto, essendo una fibra impermeabile e resistente alle macchie, il capo in fibra sintetica funge da idrorepellente se utilizzato per andare a correre quando piove o sudando.
La fibra sintetica viene inoltre largamente utilizzata nel settore automobilistico per la costruzione di cinture di sicurezza, per il rivestimento dei sedili così come nel settore agricolo e industriale.
Vi sono, infine, tantissimi capi creati col cosiddetto “tessuto intelligente”, molto utilizzato dagli sportivi, o nell’ambito di determinati lavori scientifici o medici perché si illumina o può rilevare le variazioni corporee.