L’importanza della scelta del tessuto non può essere sottovalutata o peggio, lasciata al caso. Una fabbrica di tessuti si attiene a criteri precisi per selezionare i tessuti. Altrettanto deve fare un sarto o chiunque si cimenti a confezionare gli abiti da soli. Le scelte, dunque, riguardano i materiali, la grana, il peso, il numero dei fili e dei filati del tessuto. Il discorso è ampio e complesso per tale ragione andremo ad affrontare nel dettaglio gli aspetti chiave per la selezione del tessuto.
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ToggleIn questo paragrafo andremo a vedere quali sono i fattori da tenere sempre a mente per la selezione del tessuto.
Ciò che andrete a confezionare sarà un capo da indossare tutti i giorni, magari dovete fare l’abito per un bambino? In casi del genere la caratteristica principale da considerare nella selezione del tessuto è la sua durata e di conseguenza, la resistenza.
La scelta della struttura va fatta tenendo conto se l’indumento sarà a stretto contatto con la pelle oppure no. Per esempio, in questo caso cotone e seta sono da preferire.
Non tutti i tessuti reagiscono allo stesso modo alle macchie e alcuni sono davvero difficili da pulire, anche con un energico lavaggio in lavatrice. La selezione del tessuto, pertanto, va fatta anche tenendo conto della sua facilità ad essere pulito soprattutto se si è consapevoli di dover maneggiare cose che possono sporcare lasciando macchie indelebili.
Alcuni tessuti sbiadiscono più in fretta degli altri senza dimenticare quei tessuti che non sbiadiscono affatto con i dovuti accorgimenti. Se il tessuto dovrà essere soggetto a numerosi lavaggi e di conseguenza essere esposto sovente al sole per asciugare, conviene optare per una tela che abbia un’alta resistenza allo sbiadimento.
La scelta del colore va fatta tenendo conto dell’occasione per il quale l’abito o quello che è andrà indossato. Un colore vivace va bene per un’occasione informale mentre i colori scuri sono perfetti per situazioni formali e sobrie. Il colore, poi, andrebbe scelto anche tenendo conto del tono della pelle.
Non bisognerebbe mai lesinare sulla qualità, a maggior ragione per la selezione del tessuto. È sufficiente toccare con mano la stoffa per percepire la bontà del materiale.
Spesso la selezione del tessuto è determinata anche dal budget a disposizione; tuttavia, è bene tener conto anche cosa bisognerà realizzare con quel tessuto. Se, per esempio, si vuol fare un capo sportivo, bisogna scegliere qualcosa che sia traspirante e comodo da indossare, con una buona elasticità. Un tessuto che deve stare a stretto contatto con la pelle è meglio sia di cotone piuttosto che di lana che potrebbe causare irritazioni.
Prima della selezione del tessuto è preferibile avere ben chiaro il progetto che si vuole realizzare. Cosa si andrà a cucire? La risposta a questa domanda è fondamentale per non sbagliare la selezione del tessuto. Prendiamo il caso di una gonna? Come deve essere? Drappeggiata o dritta? Lunga o corta? Meglio una tinta unita o magari una a fantasia? Avere chiaro questi aspetti consente di restringere il campo e individuare più facilmente il tessuto adatto.
Un’altra discriminante per la selezione del tessuto è il genere: volete cucire un abito da uomo o da donna? Ah, vero, poi ci sono anche gli abiti da bambino. Non di minore importanza è il periodo quando l’abito andrà indossato. Ci sono, infatti, stoffe adatte per l’estate, altre per l’inverno ed altre che vanno bene per tutte le stagioni. Allora se serve qualcosa per l’inverno che tenga al caldo, la scelta può ricadere su tessuti a maglie, la ciniglia, la lana o magari le pile. Per i periodi estivi i tessuti più indicati sono la seta, il lino, il georgette e, naturalmente, il cotone. Poi non bisogna dimenticare di valutare caratteristiche quali il peso, lo spessore, l’elasticità, la morbidezza e la capacità di non sgualcirsi.
La sostenibilità è diventata una priorità per molte fabbriche di tessuti anche perchè è il mercato a chiedere sempre più tessuti ecocompatibili. Tuttavia è importante sottolineare come l’ecocompatibilità di un tessuto non dipende solo dalle materie prime ma anche dai processi di produzione. Nella selezione del tessuto, se si vuole dare il proprio contributo alla salvaguardia dell’ambiente bisogna optare per quelli che sono fatti con materiali riciclati, prodotti sfruttando fonti di energie rinnovabili e così via.
Alcuni esempi di tessuti eco friendly sono quelli organici, ovvero ottenuti da fibre la cui coltivazione non ha richiesto l’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici. Tessuti ricavati da prodotti riciclati. C’è anche il Lyocell, ovvero una fibra di cellulosa ricavata da legno che proviene da foreste gestite rispettando i criteri della sostenibilità ambientale. Ancora, il tessuto di bambù e la canapa.
Che si scelga di acquistare il tessuto in un negozio oppure online è fondamentale che il venditore sia affidabile e goda di una buona reputazione. Detto questo, l’acquisto in negozio può non offrire tantissime opzioni di scelta ma c’è il vantaggio di toccare la stoffa con mano e magari avere anche un confronto con il venditore che, all’occorrenza, può dare utili consigli nella selezione del tessuto.
D’altro canto, spesso l’acquisto del tessuto online offre una maggiore varietà sia in termini del materiale che si deve comprare, sia di prezzo. Qui però è importante accertarsi sempre che non ci siano problemi in caso si ponga l’esigenza di restituire la merce. Lo svantaggio di acquistare un tessuto online è che non si può toccare con mano e magari le foto ingannano con il rischio di restare delusi.