Benvenuti nel mondo delle fibre naturali!
Scopriremo assieme tutte le qualità delle fibre naturali, dalla qualità del tessuto alla portabilità, passando per i tessuti ipoallergenici e i diversi tipi di fibra.
Un vero paradiso per gli addetti ai lavori, le amanti del settore e gli esperti di moda!
Continuate a leggere per saperne di più.
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ToggleLa fibra naturale, la grande alleata di sarte, aziende di moda, e consumatori esigenti!
Una fibra naturale è il risultato del processo di fotosintesi, sottoforma di fibre.
Questi tipi di fibre possono essere ricavate dalle piante, dagli animali, e persino dai minerali.
Al contrario delle fibre sintetiche, esse non sono ricavate dai processi di raffinazione del petrolio. Ciò significa che i tessuti ricavati dalle fibre naturali sono più sostenibili e hanno costi relativamente economici.
La fibra naturale presenta numerosi vantaggi, dalla resistenza, al non provocare allergie in chi la indossa, alla durata nel tempo, all’essere completamente biodegradabili.
Non poco per un tessuto comodo, facilmente colorabile e soprattutto, adatto ad ogni tipo di modello!
Ad oggi è possibile fabbricare diversi tipi di tessuti, grazie alle varie fibre naturali presenti in natura, ma anche provenienti da animali e minerali.
Fra quelle ottenibili dai vegetali, abbiamo: cotone, iuta, bambù, banana, ananas, ramiè, sisal.
Fra le fibre animali, possiamo ricordare: lana, cashmere, cammello, alpaca, mohair, angora.
Ecco una lista delle più importanti, ottenute dalle foglie, dal fusto e dalla corteccia di varie piante presenti in natura.
Il lino è una fibra naturale fra le più utilizzate dalle aziende tessili, grazie alla sua portabilità, alla comodità e l’utilizzo che se ne può fare. Esso viene impiegato per la creazione di lenzuola, biancheria, camicie, pantaloni estivi, ma anche per isolanti e pavimenti.
Vi ricorda qualcosa?
Una curiosità: nella storia egizia, quelle di lino venivano utilizzate niente meno che…. per avvolgere le mummie!
Pensate a quanti utilizzi!
Il signor cotone, quel validissimo alleato per ogni tipologia di capo!
Disponibile in cotone sostenibile e cotone normale, esso viene coltivato in almeno ventidue paesi nel mondo e costituisce il 40% della produzione tessile.
Il cotone è resistente, facilmente colorabile, dura negli anni e non provoca allergie.
Se il cotone normale ancora rappresenta una sfida dal punto di vista ambientale, si può affermare con certezza che la coltivazione del cotone organico non influisca negativamente sull’ecosistema.
Per coltivare il cotone sostenibile non vengono, infatti, utilizzati pesticidi o composti chimici a base di azoto – si ricordi che l’azoto rappresenta uno dei maggiori responsabili dell’effetto serra.
Le fibre naturali di cotone normale e organico sono apprezzate da sempre, grazie alla versatilità di utilizzo per i vari capi di abbigliamento.
Da provare! E tenere a lungo!
Fra quelle più diffuse, troviamo anche il ramiè.
Essa viene ricavata dalla pianta Boehmeria Nivea, una pianta originaria dell’Asia, che viene considerata anche una pianta ornamentale in quel continente.
La produzione di ramiè inizia in Brasile negli anni Trenta del secolo scorso, tuttavia Cina e Indonesia hanno utilizzato questo tessuto sin dall’antichità.
Esso è presente in natura in due specie diverse: ramiè bianco e ramiè verde.
Fra tutte, il ramiè viene considerato una valida alternativa al cotone e al lino, tuttavia il processo di lavorazione del ramiè è ancora relativamente costoso, rispetto a quello di queste due fibre naturali.
Una delle più note fibre naturali è sicuramente la canapa.
Si tratta di una fibra lavorata fin dall’antichità, che è sempre risultata essere comoda e traspirante.
Tuttavia, i costi di lavorazione di questa fibra sono risultati leggermente più elevati rispetto alle altre produzioni. Ciò non toglie che questa fibra resti fra le più ricercate a livello ecologico, poiché essa viene generata in maniera sostenibile, senza l’utilizzo di componenti chimici – un po’ come il cotone.
Da provare per chi ama la comodità sostenibile!
Fra le fibre naturali maggiormente utilizzate, ecco la iuta, una fibra proveniente dalla corteccia dagli alberi Corchorus olitorius e Corchorus capsularis.
Per crescere, queste piante necessitano di un clima tropicale, umido e piovoso, e crescono prevalentemente durante la stagione da Aprile ad Ottobre.
Nei paesi orientali la iuta viene utilizzata soprattutto per la fabbricazione di corde, tappeti, contenitori e tende.
Tuttavia, vi sono anche tessuti fabbricati con iuta ecologica, per esempio quando la iuta viene usata per la tessitura di sacchetti resistenti, sempre più diffusi a livello mondiale, i quali stanno diventando una valida alternativa non inquinante ai sacchetti ecologici.
La fama è ottima proprio grazie alle proprietà di cui godono!
I tessuti creati con le fibre naturali sono forti e resistenti, ma soprattutto anallergici rispetto ai tessuti sintetici.
Se i tessuti sintetici prevedono materiali a base di petrolio che non lasciano traspirare la pelle – a tutti è noto l’odore che una maglietta sintetica può generare nei periodi di afa e alte temperature – i capi lasceranno respirare la vostra pelle e non vi faranno sudare!
Fra gli usi più comuni abbiamo sicuramente lenzuola, biancheria, tessuto sanitario e medico, borsette, pantaloni, magliette, capi ecologici che rispettino la natura, capi facilmente colorabili, camicette, e ancora… biancheria per i bambini, cappellini, sciarpe estive, corde in iuta.
Largo è anche l’utilizzo delle fibre naturali per stoffe per la casa, quali tovaglie, tovaglioli, presine e copertine!
A voi la scelta in questo paradiso di prodotti.
Avrete un capo ecosostenibile nella maggior parte dei casi, la cui creazione è stata fatta rispettando il più possibile l’ecosistema. Il vostro capo sarà inodore, e lascerà traspirare la vostra pelle.
Sarà un capo lavabile con più facilità rispetto ai tessuti sintetici, e facilmente colorabile.
Dagli anziani ai più piccini, tutti possono usufruire al meglio di questo tipo di fibre. Provate!