Che cos’è la filatura? Si tratta di una sequenza di operazioni mediante le quali le fibre tessili vengono trasformate in filato o filo. Questo lavoro un tempo veniva fatto in modo artigianale. Sia chiaro, anche ai giorni nostri c’è chi esegue la filatura secondo metodi artigianali, tuttavia è molto più probabile che la filatura avvenga in una fabbrica di filati dove ci sono, appunto, le macchine per filatura.
Table of Contents
ToggleLe macchine per filatura, dunque, sono apparecchiature essenziali per l’industria tessile grazie alle quali le fibre grezze diventano filati. La filatura è uno dei primi passi all’origine della trasformazione delle materie prime in prodotti tessili finiti. Ma come sono composte le macchine per filatura? C’è da dire che la composizione varia un po’ a seconda della filatrice utilizzata. Avremo modo di presentare nel dettaglio i tipi di filatrice nel paragrafo successivo. Per adesso è sufficiente dire che le componenti principali di questo macchinario sono:
Come abbiamo spiegato un attimo fa, ci sono diverse filatrici che si sono aggiunte alle esistenti via via che il progresso è avanzato. Detto questo, prima di andare a vedere nel dettaglio alcune di queste filatrici, aggiungiamo che si individuano tre tipi, ovvero:
Ogni filatrice ha le sue caratteristiche peculiari tuttavia, il comune denominatore è che tutti e tre i tipi hanno lo scopo di tenere tesi i fili in lungo mentre altri fili sono tessuti in senso trasversale.
Il telaio a navetta è utilizzato da tempo immemore e infatti non è di quanto più avanzato tecnologicamente ci possa essere. Nonostante ciò, ha tanti estimatori. Concentriamoci sulla navetta che è un dispositivo che potrebbe ricordare una barca. All’interno questo componente contiene la bobina di trama. La navetta si muove avanti e indietro attraverso l’ordito portandosi dietro il filo di trama che nel frattempo viene tessuto. Il telaio a navetta ha un costo relativamente basso il chè contribuisce a rendere la produzione tessile meno dispendiosa da un certo punto di vista. Un altro vantaggio è la sua facilità d’uso.
Questo telaio serve per produrre tessuti a maglia circolare quindi, il suo impiego è dovuto principalmente alla realizzazione di prodotti che abbiano una forma tubolare come potrebbero essere delle calze, tessuti senza cuciture, sacchi e anche manichette antincendio. Quindi, a differenza di altri telai che tessono in modo lineare, il tessuto circolare crea tessuti tubolari che non richiedono la cucitura laterale.
Questo telaio serve per la produzione di tessuti stretti. In particolare si utilizzano dei nastri perforati che controllano il movimento dei licci. In queste macchine per filatura ogni nastro controlla un liccio. I fori presenti nel nastro fanno sì che il liccio si sollevi o abbassi a seconda del progetto del tessuto da realizzare. Queste macchine per filatura consentono di produrre tessuti anche molto complessi, cosa che era davvero molto complicata quando il tessitore doveva controllare manualmente i licci.
La differenza sostanziale rispetto ad altri telai è che in questo caso c’è un meccanismo di chiusura ed apertura delle pinze per inserire la trama. Questi tipi di macchine per filatura sono apprezzati per la loro flessibilità poiché possono essere dotati di fili di diverso colore.
Queste macchine per filattura richiedono che le fibre lavorate abbiano una buona idrofobicità, dunque, poliestere, nylon e altre fibre sintetiche.
Il funzionamento delle macchine per filatura è il seguente: nel macchinario si inseriscono le fibre grezze. Queste, attraverso il processo di cordatura, vengono separate e allineate per mezzo dei cordatori. In questa fase eventuali grovigli vengono eliminati e le fibre allineate nella medesima direzione. Una volta cordate, le fibre sono sottoposte a pezzatura, ossia, pettinate così da ottenere una massa di fibre uniformi e parallele. A questo punto si ottiene il cosiddetto sliver mediante la stralciatura. Che cos’è lo sliver? Nè più nè meno che un sottile nastro di fibre. Ottenuto lo sliver, lo si sottopone alla stiratura, un processo che ha la funzione di ridurre la larghezze e al contempo aumentare la lunghezza dello sliver. L’ultima operazione è la riavvolgitura con il filo che è riavvolto sulle bobine.
Il funzionamento della macchina per filatura passa dalla manutenzione e dall’ottimizzazione. La manutenzione ordinaria deve attenersi ad una precisa pianificazione proprio per evitare interventi straordinari per porre rimedio a dei guasti o un cattivo funzionamento. Bisogna sempre monitorare le prestazioni della macchina al fine di rilevare in tempo utile problemi causati dall’usura e anomalie varie. Una corretta manutenzione è il primo passo per l’ottimizzazione del macchinario. A tal riguardo, si suggerisce di implementare misure per monitorare l’efficienza energetica e la formazione del personale che deve essere aggiornato su eventuali novità introdotte.
In questo settore non mancano le innovazioni. Il settore delle macchine per filatura compatte sta vivendo un periodo di forte espansione. Queste nuove macchine che si stanno prendendo la scena offrono una serie di vantaggi come una migliore qualità del filato, aumentano la produttività lavorando più velocemente ma riducendo il rischio di rottura del filato. Un altro vantaggio importante è la riduzione dei costi di produzione perché riducendo i difetti, si impiegano meno materie prime e si fanno meno rifiuti.